Hai sentito parlare di Ray Tracing? Ecco come funziona e perchè usarlo, analizziamo pro e contro.

Nel corso del tempo ci sono stati salti generazionali nella grafica, ma pochi sono stati così rivoluzionari come l’introduzione del ray tracing nel gaming in tempo reale. È una di quelle parole che senti ovunque, associata a immagini di riflessi mozzafiato e luci incredibilmente realistiche.
Ma cos’è davvero e come funziona questa tecnologia che sembra quasi magica? In questa guida, voglio portarti dietro le quinte. Ti spiegherò in modo semplice cosa fa, perché è così pesante per il tuo hardware e ti aiuterò a capire se attivarlo è la scelta giusta per te e per la tua esperienza di gioco.
Cos’è il Ray Tracing in parole semplici?
Per anni, la grafica dei videogiochi si è basata su un “trucco” chiamato rasterizzazione. È un metodo velocissimo per creare un’immagine 3D proiettandola su uno schermo 2D, ma simula luci e ombre con delle scorciatoie. Il ray tracing, invece, abbandona i trucchi e punta al realismo puro.
Immagina di essere dentro al gioco. Il ray tracing simula il percorso fisico di ogni singolo raggio di luce, proprio come accade nel mondo reale. Calcola come la luce parte da una fonte (un sole, una lampada), rimbalza sulle superfici, viene riflessa, rifratta o assorbita, e infine arriva ai tuoi “occhi” virtuali.
Questo processo, incredibilmente complesso, permette di creare tre effetti grafici con un livello di realismo mai visto prima: riflessi, ombre e illuminazione globale. È una simulazione della realtà, non più una sua approssimazione.
A cosa serve e perché è una rivoluzione?
Il risultato di questa simulazione è un’immersione visiva senza precedenti. I riflessi su una pozzanghera, su una vetrina o sulla carrozzeria di un’auto non sono più immagini finte e pre-calcolate, ma rispecchiano dinamicamente e accuratamente tutto l’ambiente circostante, compreso il tuo personaggio.
Anche le ombre cambiano completamente aspetto. Non sono più macchie scure dai contorni netti, ma diventano “morbide” (soft shadows). Si allungano, si sfumano e cambiano intensità in base alla distanza e alla dimensione della fonte di luce, proprio come farebbero nella realtà.
Infine, c’è l’illuminazione globale (Global Illumination). È l’effetto della luce che rimbalza. Una parete rossa colpita dal sole, ad esempio, proietterà una debole luce rossastra sugli oggetti vicini. È un dettaglio sottile ma che rende una scena incredibilmente più credibile e viva.
Come attivare il Ray Tracing nei giochi

Attivare il ray tracing è molto semplice, ma prima devi assicurarti di avere i requisiti giusti. Il più importante è possedere una scheda video compatibile. Questa tecnologia è supportata sia dalle schede NVIDIA GeForce (dalla serie RTX 20 in poi) sia dalle AMD Radeon (dalla serie RX 6000 in poi).
Una volta verificato l’hardware, ti basta avviare un gioco che supporti la tecnologia. Vai nel menu delle impostazioni grafiche e cerca una voce chiamata “Ray Tracing”, “RTX” o opzioni specifiche come “Riflessi Ray Tracing” o “Ombre Ray Tracing”. Ti basterà attivarla, solitamente su vari livelli di qualità (Medio, Alto, Ultra).
Il prezzo della bellezza: prestazioni e requisiti
C’è un motivo se abbiamo dovuto aspettare così tanto per avere questa tecnologia: il ray tracing è incredibilmente pesante da calcolare. Simulare miliardi di raggi di luce per ogni singolo frame richiede una potenza di calcolo enorme, che mette in ginocchio anche le schede video più potenti.
Attivare il ray tracing può letteralmente dimezzare i tuoi FPS. Per questo motivo, è quasi indispensabile usarlo in combinazione con tecnologie di upscaling come il DLSS di NVIDIA o l’FSR di AMD. Queste funzioni recuperano gran parte degli FPS persi, rendendo l’esperienza fluida e giocabile.
Vantaggi e svantaggi: vale la pena?

Come ogni grande innovazione, ci sono pro e contro da considerare prima di attivare questa opzione grafica. Vediamoli insieme.
Vantaggi
Il vantaggio principale è un livello di realismo e immersione che la grafica tradizionale semplicemente non può raggiungere. Le scene di gioco diventano più profonde, credibili e atmosferiche. È un vero e proprio assaggio del futuro della grafica computerizzata.
Inoltre, permette agli sviluppatori di creare mondi di gioco più complessi e realistici senza dover “barare” con trucchi di illuminazione. Questo si traduce in un’esperienza visiva più coerente e mozzafiato, che ti farà fermare spesso solo per ammirare il paesaggio.
Svantaggi
Lo svantaggio più grande, come detto, è il massiccio impatto sulle prestazioni. Senza una scheda video di fascia alta e senza l’aiuto del DLSS o dell’FSR, il crollo di FPS può rendere il gioco ingiocabile, specialmente per chi cerca un’esperienza competitiva e fluida.
Richiede un hardware costoso. Le schede video in grado di gestire il ray tracing a un frame rate decente appartengono alla fascia medio-alta e alta del mercato. Non è una tecnologia per tutte le tasche, almeno per il momento. Se cerchi la migliore scheda video, valuta bene questo aspetto.
Infine, non tutti i giochi lo supportano e la qualità della sua implementazione può variare molto da un titolo all’altro. In alcuni giochi l’effetto è rivoluzionario, in altri è molto più sottile e potresti quasi non notarlo, a fronte di un grande calo di prestazioni.
Quindi, il Ray Tracing fa per te?
Se sei un appassionato di grafica che mette la qualità visiva al primo posto, assolutamente sì. Se ami perderti nei mondi di gioco e vuoi l’esperienza più immersiva e cinematografica possibile, il ray tracing ti regalerà soddisfazioni immense. È un lusso che, se puoi permettertelo, vale la pena provare.
Se invece sei un giocatore competitivo che punta ai 144 FPS e alla massima reattività, potresti preferire disattivarlo per massimizzare la fluidità. La scelta dipende molto dal tipo di giocatore che sei e dal tipo di esperienza che cerchi.
Il ray tracing è il futuro. Al momento è un lusso, ma un lusso che definisce la nuova generazione grafica. Quando ti troverai a fare un confronto tra le schede video per il tuo prossimo PC, la loro capacità di gestire questa tecnologia sarà uno dei fattori più importanti da considerare.


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